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IL MOVIMENTO CIVICO DI TARQUINIA “SBANDA” SU FOIBE E SHOAH E “DIMENTICA” I CRIMINI DEL COMUNISMO

Tutto avrei immaginato, ma non di dover difendere l’assessore Martina Tosoni dalle accuse mosse dal Movimento Civico.

Le avvisaglie c’erano state alcuni giorni fa, quando il suddetto Comitato aveva lanciato un appello al PD di recuperare i valori della sinistra. Complice il clima del centenario della fondazione del PCI, avvenuta a Livorno nel 1921, la formazione della sinistra tarquiniese concludeva lapidario: “Ci auguriamo che a distanza di 100 anni dalla sua fondazione i valori cui si ispirava il Partito Comunista Italiano quali, la costituzione, la resistenza, l’antifascismo, il movimento operaio, il movimento studentesco, la ricerca scientifica, la pace, l’ambiente, l’antirazzismo, la parità di genere, i diritti civili, l’amicizia e l’uguaglianza tra i popoli, la lotta al capitalismo sfrenato, ritornino ad essere ispiratori di quell’unità della sinistra scomparsa nel corso di questo secolo.”

Un uomo solo affronta i carri armati comunisti cinesi a piazza Tienanmen

Tutte belle parole, ma che nei fatti hanno trovato poca attuazione, visto che il PCI seguì non certo questi ideali, ma le disposizioni rigorose che giungevano da Mosca.

Oggi, sulle pagine del Corriere di Viterbo, ho letto con stupore un attacco sconclusionato del Movimento Civico ai danni dell’assessora leghista Tosoni, rea di aver fatto una proposta sensata: un monumento che ricordi le vittime della Shoah e delle Foibe. Non conosco la preparazione storica dell’assessora, ma trovo che il progetto ha una sua validità.

Il libro dedicato a Norma Cossetto, giovane italiana, martire delle foibe

Certo, i due fenomeni sono completamente diversi, ma non si può scrivere come fa la formazione politica di sinistra che “differentemente, le foibe nascono da conflitti storici ben precisi limitati a quell’area”. Questa “arrampicata sugli specchi” del Movimento Civico sarebbe anche comica se non si stesse parlando di una tragedia nazionale, che ha visto 350mila italiani costretti con la violenza ad abbandonare terre da sempre italianissime e almeno 20-30 mila italiani gettati nelle foibe dai partigiani comunisti slavi. Questi ultimi sottoposti, come il PCI italiano, alle direttive dell’URSS.

Soldati russi “rieducano democraticamente” gli ungheresi

Dove erano i comunisti tarquiniesi quando i loro “fratelli” slavi uccidevano italiani (ma anche serbi, croati e sloveni non comunisti) e li gettavano nelle foibe? Dove era il PCI di Tarquinia quando i carri armati sovietici invadevano l’Ungheria e la Cecoslovacchia soffocando nel sangue gli aneliti di libertà di quei popoli? Dove erano i marxisti cornetani quando la Cina reprimeva nel sangue le proteste dei ragazzi di piazza Tienanmen?

Un carro armato russo fermato dai manifestanti mentre invade “pacificamente” la Cecoslovacchia

Cari amici del Movimento Civico, non salite in cattedra a puntare il dito! Il comunismo nella sua storia ha fatto oltre cento milioni di morti in tutto il Mondo! Questa è la realtà, altro che difesa della democrazia!

Il comunismo cinese: 40 milioni di morti

Concludo esortando l’assessora Tosoni ad andare avanti nel suo progetto e mi permetto di ricordarle un’altra infamia: le violenze compiute dai coloniali francesi nel 1943-1944 ai danni della popolazione italiana, fenomeno conosciuto con il termine “marocchinate”. Questi militari alleati stuprarono donne e uomini, non solo in Ciociaria.

Infatti, lo dico agli smemorati comunisti cornetani, questi soldati si scatenarono la loro belluina violenza anche a Tarquinia, anche nella provincia di Viterbo. Nella Tuscia compirono circa 100 stupri, tantissimi furti e razzie, e uccisero due donne, un bambino di cinque anni e tre uomini.

Sofia Loren nel film “La Ciociara”, simbolo delle donne vittime delle “Marocchinate”

Anche alle donne violentate andrebbe eretto un monumento che le ricordi, che restituisca loro la dignità strappata con la violenza.

Perché chi dimentica è complice!

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